Venerdì, 14 Luglio 2017 - 09:37

Riorganizzazione servizi poste italiane con effetti deleteri. In Sicilia uffici postali in tilt. Il nuovo servizio di ritiro raccomandate e pacchi va cambiato.

Adottare immediatamente  le opportune iniziative al fine di favorire un riequilibrio degli organici dei dipendenti postali.

E’ quanto ho chiesto al Ministro dello Sviluppo Economico, sollecitato da diverse sigle sindacali siciliane e della provincia di Ragusa,  in merito alla grave situazione di disagio nella consegna delle raccomandate, atti giudiziari e pacchi allo sportello, rispetto ai quali si sono addirittura registrate diverse ore di attesa da parte degli utenti.

Il nuovo servizio di Poste Italiane di ritiro raccomandate e pacchi è andato in tilt.  Presentato come novità per rendere più veloce e capillare per gli utenti il ritiro agli sportelli del materiale non recapitato a casa, con la possibilità di andare agli uffici postali già il giorno dopo la mancata consegna, il nuovo meccanismo non funziona.

Ormai da oltre una decina di giorni  i clienti sono vittime dei più disparati disservizi. Lunghe attese per arrivare agli sportelli, avvisi non riconosciuti dai sistemi informatici, inviti a tornare il giorno successivo a quello indicato dall’avviso stesso. Gli uffici postali siciliani sono al collasso e i sindacati sono in protesta.

La nuova riorganizzazione  non tiene conto della carenza di operatori allo sportello, della disorganizzazione interna fra le varie funzioni, delle lunghe attese da parte dei clienti, poca formazione del personale, dati discordanti, reclami e tanta rabbia dei clienti, di cui la stragrande maggioranza sono professionisti.

Tutto ciò, come sottolineano i sindacati di categoria, finisce con il ripercuotersi sugli impiegati e sui direttori degli uffici che diventano i capri espiatori di un’organizzazione lavorativa generale priva di efficienza ma che non è a loro imputabile.

Per questi motivi e per tutte le criticità che da anni caratterizzano il settore ho chiesto l’immediato intervento del Ministro Carlo Calenda affinchè si possano svolgere in maniera efficiente tutte le ordinarie attività di consegna e recapiti postali.

Se non si trova una tempestiva soluzione si rischia di prolungare ulteriormente i già numerosi ritardi ed i disservizi a totale discapito di dipendenti e cittadini. 

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